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venerdì 26 ottobre 2012

4. Carta di Pisa - Oggi il Consiglio Comunale -

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Oggi sapremo a chi interessano davvero la trasparenza, la legalità, la partecipazione. Sapremo chi è a favore e chi contro l'adozione della “Carta”.
Leggiamo insieme gli ultimi articoli in un lungo post, l'interesse dimostrato dai Rescaldinesi è altissimo e le visite alle nostre pagine lo dimostrano. L'appuntamento di questa sera è importante, non mancate!

Articolo 16. Rapporti con i cittadini L'amministratore è responsabile per la durata del suo mandato nei confronti della comunità locale nel suo complesso.
L'amministratore deve rispondere diligentemente a qualsiasi ragionevole richiesta dei cittadini relativa allo svolgimento delle sue mansioni, alla loro motivazione o al funzionamento dei servizi di cui è responsabile. Deve altresì incoraggiare e sviluppare ogni provvedimento che favorisca la trasparenza delle sue competenze, del loro esercizio e del funzionamento dei servizi di cui ha la responsabilità.
L'unico commento è in realtà una sottolineatura: L'amministratore deve rispondere diligentemente a qualsiasi ragionevole richiesta dei cittadini
Articolo 17. Rapporti con l'amministrazione L'amministratore deve opporsi a ogni forma e modalità di reclutamento del personale amministrativo basato su principi che non siano il riconoscimento dei meriti e delle competenze professionali e su scopi diversi dalle esigenze del servizio. Nell'ambito dell'esercizio delle sue mansioni l'amministratore deve valorizzare il ruolo e gli incarichi della sua amministrazione, incoraggiando e sviluppando ogni provvedimento volto a favorire un miglioramento dei servizi di cui è responsabile, nonché la motivazione del personale. L’amministratore deve ridurre allo stretto necessario il ricorso a consulenti esterni e a collaboratori di supporto agli organi di direzione politica, senza gravare sul bilancio dell’ente e motivandone l’impiego.
In caso di reclutamento o di promozione del personale, l’amministratore deve assumere una decisione obiettiva e diligente, giustificata con motivazioni pubbliche.
Nell'esercizio delle sue funzioni, l'amministratore deve rispettare la missione affidata all'amministrazione di cui è responsabile.
L’amministratore deve astenersi dal chiedere o dall'esigere da parte di pubblici dipendenti l'esecuzione di o astensione da qualsiasi atto da cui possa derivargli un vantaggio personale diretto o indiretto, o che assicuri un indebito vantaggio diretto o indiretto a organizzazioni, persone o a gruppi di persone.
L'amministratore deve usare e custodire le risorse e i beni assegnati dall’Amministrazione con oculatezza e parsimonia, contrastare gli sprechi e divulgare le buone pratiche in tutti i settori della Pubblica Amministrazione.
Si assume e si promuove solo per merito e con motivazioni chiare, trasparenti e pubbliche. Il personale, ed in particolare quello del comune di Rescaldina, è una grande risorsa, che va valorizzata e fatta crescere.
L'amministratore deve contrastare gli sprechi, custodire ed usare le risorse con oculatezza e parsimonia...
Articolo 18. Nomine in enti, consorzi, comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica L’amministratore deve condizionare qualsiasi nomina, effettuata singolarmente o collegialmente, presso Enti, Consorzi, Comunità e società pubbliche o a partecipazione pubblica, alla preliminare adesione dei soggetti da nominare al presente Codice. L’amministratore deve altresì vigilare sulla successiva adesione a tali disposizioni da parte dei soggetti nominati e, in caso di mancato rispetto, porre in essere tutte le iniziative necessarie al fine di assicurarne l’ottemperanza ovvero sanzionarne l’inadempimento, conformemente a quanto previsto dall’art. 21 del presente Codice. L’amministratore deve altresì procedere a tali nomine, qualora queste richiedano competenze di natura tecnica, a seguito di un bando di valutazione comparativa dei candidati, mediante provvedimento motivato in base al parere ovvero alla designazione di un comitato di garanzia.
Tutte le persone nominate devono obbligatoriamente sottoscriverla. In caso di inadempienza sono previste sanzioni. Le nomine devono essere trasparenti e fatte a seguito di un bando e di una selezione.
Articolo 19. Rapporti con i mezzi di comunicazione L'amministratore deve rispondere in maniera diligente, sincera e completa a qualsiasi ragionevole richiesta di informazioni da parte dei mezzi di comunicazione per quanto riguarda l'esercizio delle sue funzioni, ad esclusione di informazioni riservate, confidenziali o relative alla vita privata.
L’amministratore deve incoraggiare l’adozione di ogni misura che vada a favorire la diffusione presso i mezzi di comunicazione di informazioni sulle sue competenze, sull'esercizio delle sue funzioni e sul funzionamento dei servizi che si trovano sotto la sua responsabilità.
Nessun commento è necessario, come si risponde ai cittadini, così si risponde alla stampa. I giornalisti non sono nemici e meritano risposte. L'amministratore deve addirittra favorire in ogni modo la diffusione delle notizie.
Articolo 20. Rapporti con l’autorita’ giudiziaria In presenza di indagini relative all’attività dell’ente l’amministratore deve assicurare la massima collaborazione con l’autorità giudiziaria, fornendo, anche se non richiesta espressamente, tutta la documentazione e le informazioni utili all’attività degli inquirenti e assicurando analoga collaborazione da parte degli uffici.
L’amministratore deve altresì assicurare l’adozione sollecita di tutti i provvedimenti disciplinari previsti nei confronti dei dipendenti che siano incorsi in violazioni dei doveri d’ufficio o in illeciti di natura penale, amministrativa o contabile.
Anche in presenza di indagini relative alla sua attività politica o amministrativa l’amministratore deve assicurare la massima collaborazione con gli inquirenti, astenendosi da qualsiasi azione od omissione volta a ostacolarne l’attività e facendosi carico di chiarire pubblicamente la sua posizione nei confronti delle ipotesi accusatorie.
In caso sia rinviato a giudizio o sottoposto a misure di prevenzione personale e patrimoniale per reati di corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti, e ogni altra fattispecie ricompresa nell’elenco di cui all’art. 1 del Codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare antimafia nella seduta del 18 febbraio 2010, l’amministratore si impegna a dimettersi ovvero a rimettere il mandato.
In caso di rinvio a giudizio per i reati sopraelencati di dipendenti o di altri amministratori dell’ente, l’amministratore deve promuovere la costituzione parte civile della propria amministrazione nel relativo processo.
Qualora nel territorio amministrato siano presenti beni confiscati alle organizzazioni criminali, l’amministratore deve – nei limiti delle proprie competenze – favorirne la conoscenza, promuoverne l’utilizzo a fini sociali, contribuire a renderne note le modalità di utilizzo.
L'articolo è chiarissimo, con la magistratura si collabora lealmente! Merita particolare attenzione l'ultimo comma perchè a Rescaldina è presente un bene sequestrato alla mafia. I cittadini devono conoscerne la destinazione e l'amministrazione si deve adoperare in questo senso e a promuoverne l'utilizzo a scopi sociali.
Articolo 21. Sanzioni in caso di inadempimento In caso di mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente Codice gli amministratori che sono vincolati al rispetto delle sue disposizioni o si sono volontariamente impegnati in tal senso devono assumere tutte le iniziative necessarie, dal richiamo formale, alla censura pubblica, fino alla revoca della nomina o del rapporto fiduciario, al fine di assicurarne l’ottemperanza ovvero sanzionarne l’inadempimento.
In caso di ritardo o inerzia dei soggetti sopraindicati nell’assumere le misure previste dal Codice in caso di inadempimento, i gruppi politici in Consiglio comunale, i cittadini e i portatori di interessi sollecitano gli amministratori al rispetto delle corrispondenti disposizioni.
Richiamo formale, censura pubblica, revoca della nomina o del rapporto fiduciario sono le sanzioni previste per chi non adempie a quanto contenuto nella “Carta”. Se invece chi non adempie è l'amministratore stesso, è compito dei gruppi politici e dei cittadini sollecitare gli amministratori al rispetto delle disposizioni.

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