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sabato 9 febbraio 2013

Un semplice confronto...

Oggi abbiamo provato a saggiare la trasparenza di due amministrazioni "vicine di casa": Legnano e Rescaldina.

Siamo andati sui siti delle rispettive amministrazioni (Rescaldina e Legnano) e abbiamo cliccato rispettivamente sull'albo pretorio e sul tasto "amministrazione aperta". Già i nomi ci portavano ad una maggiore simpatia verso il Comune del Palio ma siamo andati oltre.
Nell'elenco delle determine abbiamo provato a vedere dove è possibile trovare maggiore chiarezza:
 Abbiamo quindi da una parte Rescaldina che assolve semplicemente gli obblighi di legge e dall'altra Legnano che va oltre e decide di percorrere in modo deciso la strada della trasparenza.

Che dire... almeno sulla trasparenza... Legnano 1 - Rescaldina 0

3 commenti:

  1. Abbiamo ricevuto un commento firmato con il solo nome e quindi anonimo. Chiediamo chi l'ha postato di ripostarlo firmato correttamente.
    Se chi scrive non vuole che appaia il suo nome non ha che da inviarci il commento via mail (vivere.rescaldina@libero.it) e chiederci di non pubblicare il nome.

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  2. Buongiorno
    In questi giorni abbiamo avuto modo di scoprire questo Blog e di leggere alcune delle discussioni presenti.
    A nostro modesto parere, la possibilità di prender parte alle varie discussioni ed il confrontarsi in modo aperto e civile, magari anche allo scopo di apportare benefici alla collettività, è un’opportunità che non tutti hanno.
    A tal fine, da parte nostra va sicuramente un plauso all’autore di tale lodevole iniziativa dal momento che non tutti i comuni possono vantare l’esistenza di un siffatto strumento.
    Detto questo ci piacerebbe esprimere brevemente le nostre considerazioni in merito alla discussione in oggetto.
    Il voler verificare il rispetto delle “regole” sulla trasparenza da parte del proprio Comune (e del relativo sito istituzionale) è un’iniziativa più che lodevole, però, crediamo che ciò andrebbe innanzitutto fatto senza portare a paragoni poco sostenibili dal momento che Rescaldina e Legnano rappresentano due realtà che per tutta una serie di fattori non sono minimamente paragonabili/confrontabili.
    Successivamente, la nostra attenzione è caduta sul termine “amministrazione aperta”.
    Sarebbe giusto informare tutti coloro che leggono che tale termine non è stato deciso o scelto dal Comune del Palio, ma che è stato introdotto dall’Art. 18 della Legge n. 134/2012 (c.d. Decreto Sviluppo) che obbliga tutte le Pubbliche Amministrazioni a creare sul proprio sito istituzionale una sezione così denominata dove pubblicare tutta una serie di dati.
    In tale direzione sta lavorando anche il Comune di Rescaldina che per adeguarsi alla norma a breve provvederà ad aggiornare il proprio sito in tal senso.
    Altra cosa che non abbiamo potuto fare a meno di notare, senza voler entrare nel merito delle differenze tecniche, è il voler confrontare l’assunzione di un impegno di spesa di Rescaldina con un atto di liquidazione di Legnano.
    Sorvolando su questo “dettaglio” ci preme richiamare l’attenzione di chi legge sul fatto che le vigenti normative in materia vietano tassativamente l’assunzione di un impegno di spesa da parte di una Pubblica Amministrazione senza aver prima rispettato un iter piuttosto rigido ed assolutamente non discrezionale al fine di individuare in maniera inequivocabile il destinatario di una certa somma.
    A tal proposito, si evidenzia che nei giorni scorsi il sito dell’Ente è stato sottoposto ai primi aggiornamenti relativi all’agenda digitale che ha momentaneamente e parzialmente inibito l’utilizzo dello stesso.
    Probabilmente è “solo” per questo motivo che non si sia riusciti a risalire a tali dati, dal momento che gli assidui frequentatori del sito sanno bene che il Comune pubblica sia l’oggetto dell’atto che l’intero testo e che tali atti previa richiesta di accesso sono consultabili anche presso gli Uffici Comunali.
    Per il futuro sarebbe bene accetta una segnalazione al servizio CED che ci consentirebbe di provvedere alla risoluzione degli eventuali malfunzionamenti.
    Detto ciò ci limitiamo solo a dire che chi risponde alle conversazioni ci mette la faccia sottoscrivendo con nome e cognome (come giustamente richiesto da chi gestisce il blog) mentre chi ha pubblicato le considerazioni di cui sopra si è firmato con vivere.rescaldina che può significare tutto e niente al tempo stesso.

    Sarebbe bello dare la possibilità anche a chi legge di conoscere l’autore.

    Per conto dei dipendenti comunali…………….Fabio iuglio (Uff. Personale) ed il servizio CED (Loddo/Seveso).

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  3. Ringraziamo i signori Iuglio, Loddo e Seveso per la cortese e puntuale risposta al nostro stimolo di discussione.
    Approfittiamo dell'occasione per rimarcare i significati della nostra scelta di firmare i nostri pezzi "vivere.rescaldina": il senso di una firma, diciamo così, collettiva, sta nel ritenere ogni pezzo frutto non tanto del pensiero di un singolo ma di un gruppo. Stiamo cercando di perseguire una cultura politica della partecipazione dove non prevalga la voglia di apparire su quella di partecipare.
    Ci sono persone del nostro gruppo che per competenze e formazione sono più disponibili di altre a pubblicare pensieri e commenti. Questo non significa che pensieri e commenti siano espressione del singolo anzi spesso, quanto pubblicato, è frutto di riflessioni collettive e come tali è giusto che siano pubblicate. Per una volta vogliamo che il messaggio chiaro sia che è più importante il coro delle voci soliste.
    Per quello che riguarda invece i commenti di risposta è per noi necessario conoscere i nominativi anche per questioni di responsabilità sui contenuti. Nulla vieta che un cittadino pur firmando un pezzo, ci chieda di ometterne la firma pubblica.
    Per quanto riguarda la discussione in oggetto il pezzo iniziale voleva incentrare l'attenzione, e ci scusiamo se così non è stato, su una poca propensione alla trasparenza della amministrazione rescaldinese. Diciamo "poca propensione" senza logicamente riferirci agli obblighi di legge che senza dubbio vengono rispettati ma ad una certa resistenza ad andare oltre il semplice obbligo (e la recente discussione sulla "Carta di Pisa" lo ha dimostrato).
    Chiudiamo ribadendo che non era nostra intenzione svalutare il lavoro prezioso dei dipendenti comunali ed in particolare, in questo caso, di chi si occupa proprio della comunicazione realizzando e mantenendo un sito ed un servizio che rappresentano davvero un canale di informazione importante ed un riferimento per tutti i cittadini.

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